Questa è una domanda che mi viene fatta piuttosto spesso sui social, soprattutto su instagram. Seguimi anche lì (@atavolacolnutrizionista)
Molte persone pensano che l’olio una volta cotto abbia più calorie rispetto all’olio crudo. Quindi molte persone pensano che non dovrebbero mangiare l’olio cotto perché aumenta il suo potere calorico.
In realtà non è affatto così. L’olio cotto non cambia le sue calorie e queste restano esattamente le stesse. Quello che cambia è la sua struttura chimica.
L’olio, soprattutto l’olio d’oliva, è costituito da una buona percentuale di grassi insaturi. i grassi insaturi sono dei grassi che sono abbastanza delicati, chiamiamoli così, quindi cosa succede se vengono riscaldati oltre una certa temperatura? Modificano la loro conformazione quindi o trasformandosi in grassi saturi o diventano addirittura tossici se si raggiunge il punto di fumo che varia da olio a olio.
Quindi diciamo che se l’olio viene usato in cottura ma in maniera corretta, al massimo perde un po’ delle sue proprietà nutrizionali ma non diventa tossico né più calorico.
L’olio, essendo cento per cento grassi, ha un potere calorico di 9 kcal per grammo, questo a prescindere che sia cotto o che sia crudo e a prescindere anche dal tipo di olio perché tutti gli oli vegetali, quindi sia olio d’oliva che olio di semi, hanno stesso potere calorico perché appunto è costituito dal 100% di grassi.
Quindi non preoccupatevi del potere calorico dell’olio in cottura perché non varia, più che altro cercate di non utilizzarlo a temperature troppo alte perché in alcune circostanze potrebbe anche diventare tossico. Questo però solo se raggiunge il cosiddetto punto di fumo che è quella temperatura sopra la quale l’olio comincia a bruciare e quindi a diventare tossico.
Però se l’olio lo utilizziamo in cottura oppure lo utilizziamo per condire degli alimenti caldi come può essere una minestra non succede assolutamente nulla. Al massimo può arrivare a perdere parte delle sue proprietà nutrizionali.
